Nata a Pescara, pittrice- poetessa- ceramista - muralista- docente-ricercatrice.
Risiede a Pianella (PE), dove ha lo studio ed ha fondato la Rassegna d’arte ”Ricerche Contemporanee,, attraverso cui è stata istituita una Pinacoteca Civica.
Allieva di Tommaso Cascella e di Serafino Mattucci.
La sua pittura è ispirata al suo mondo e a grandi avvenimenti storici contemporanei come l’Olocausto di ieri e di oggi :Frank, Levi, Solgenitz, Z. Filipovic’ e anche ad opere letterarie interpretando le tragedie dannunziane ambientate in Abruzzo “La figlia di Iorio,, e “La fiaccola sotto il moggio,, e “Fontamara,, di I. Silone, che espone nelle scuole anche a scopo didattico.
Sue opere sono in collezioni private e in Musei e Palazzi Pubblici anche all‘estero.
Ha esposto in numerose personali e collettive tra cu l’Art Expo di Dallas, il Salon des Nations di Parigi, la Tsukuba di Tokio 1985 e la Rassegna, Protagonisti dell’Arte Visiva Italiana Contemporanea a Mexico1986. Ha dipinto nel 1985 fino ai nostri giorni, nel centro storico di Cepagatti (PE) dove ha uno studio, un vasto ciclo di murales sulla storia e la gente del luogo, poi un Polittico ligneo nel 2007 sulla storia di Cepagatti di
misure considerevoli. Più recente 2008, a Palazzo Pisani di Lonigo (Vicenza) in occasione della Fiera, al Museo delle Genti d’Abruzzo Pescara nel 2004 e al Mediamuseum di Pescara nel 2013 per commemorare 150 ° di G. D’Annunzi.
Per la promozione della Cultura nel territorio in cui opera, ha ricevuto nel 2013 il Premio “Citta di Pianella,, e per l’attività sociale e artistica nel 2014 “ La Pianella d’oro,, dal Sindaco e Amministratori della città dove risiede.
Nel 2015 ha creato un Museo di “Ricordi di scuola ,, che custodirà materiale didattico , progetti educativi ,opere pittoriche, sculture e costumi realizzati in tanti anni dai suoi allievi.
Un popolo in cammino verso l’ignoto.
La certezza di non essere nessuno.
L’anima dentro si ribella urla implora.
Le mani serrate legate strette ad un filo di ferro,
che li separa dalla libertà.
Dove è l’uomo che è in loro?
La follia bestiale di un altro uomo
ha infranto il sogno.
Che significa libertà per chi non ne avrà più?
L’anima inasprita vive di angoscia.
“ Noi non ritorneremo ,,
è il ritmo struggente che le rotaie ripetono.
Ancorato con le mani nel treno
che lo porta verso l’ignoto,
ogni uomo non può sognare
più libertà!
Il presuntuoso non è libero
lo rende schiavo il suo io,
che gli comanda
ciò che l’intelligenza
non accetterebbe.
La povertà,
di cui non ama vestirsi
è invece
l’abito
col quale gli altri,
compiangendolo,
lo vedono abbigliato.
Come sarà infelice
se capirà cos’è la presunzione….!