Cercarsi e perdersi e ritrovarsi, perdersi ancora una volta, per sempre, come fra flutti minacciosi e schiumanti, sconfitti da orgoglio e paure, rancori e parole non dette.

Forse la stanchezza di anime irrequiete ha contribuito al naufragio di quel viaggio intrapreso tanti anni fa,  lui ed io troppo ingenui, disincantati, spavaldi, pieni di luce negli occhi e speranze nel cuore, naviganti in cerca di avventura o di un segreto tesoro.

E’ stato un viaggio lungo e faticoso, nell’oceano più insidioso che io possa aver immaginato.

Nel buio di notti tempestose si può perdere di vista un lontano faro chiamato Amore.

Oggi ho bisogno di un approdo ai piedi di un faro chiamato Serenità .