Trasformai i miei scolari in discepoli per raggiungere la mia meta e arrivare il mio obiettivo: l’unico scopo della mia vita, quello di diventare il più grande studioso del pianeta terra ed entrare nel guinness dei primati per il più alto numero di insetti esaminati”. Rimase senza parole per qualche secondo, fissò all’esterno del finestrino, guardando verso il cielo.

 “Stravagante, non c’è dubbio”,  pensò Josh tra sè e sé.

Ellington andò avanti. “Niente poteva fermarmi e nulla doveva ostacolarmi, non avevo scrupoli ed ero pronto ad utilizzare qualsiasi mezzo per riuscire nel mio intento”. Troncò per un momento il suo discorso, indirizzò ancora il suo sguardo verso l’orizzonte, con gli occhi arrossati a rifissare il cielo, quasi a far scendere una lacrima da quel suo volto stralunato e scuro. Seguitò. “Il mio motto era: fierezza e disciplina. I miei allievi dovevano recarsi tutti i pomeriggi in boschi e prati per procurarmi più varietà di forme possibili. La rarità degli esemplari otteneva una valutazione migliore e maggiore era il numero degli insetti trovati più alto era il premio: bei voti e lodi sul registro.