Capì subito che era stata annullata vedendo le grosse onde infrangersi quasi fino alle sdraie: in quelle condizioni sarebbe stata una follia buttarsi in acqua perché si correva il rischio di sfracellarsi sugli scogli. Senza la prova di nuoto, il triathlon non si poteva effettuare e quindi saltò tutto. Pat non avrebbe partecipato lo stesso, poiché non sapeva nuotare,
lo faceva troppo lentamente. Rimontò sulla sella e sotto il temporale raggiunse l’uscio di casa. Dal corridoio intravide la luce bluastra della televisione riflessa sui vetri della porta. L’evento era già cominciato. Non succedeva ancora niente, i cronisti avevano poco da commentare: la corsa procedeva ermetica, senza scossoni, non era ancora tempo per accendere la miccia che gli permettesse di esplodere, per farla decollare: il bello doveva ancora venire, tutto era ancora da godere, tutto era ancora da giocare.