Proprio nel suo giorno più bello, che poteva definitivamente consacrarlo: se avesse vinto, sarebbe stato l’unico uomo ad aggiudicarsi il titolo per tre volte consecutive. Ben presto accostò lentamente verso il bordo della strada e abbandonò il suo mezzo, ritirandosi. Pat ed il suo amico lo ricoprirono di insulti. La loro derisione nei suoi confronti rasentava il cinismo più totale.
Dopotutto, era il campione in carica. Quella giornata stava ormai giungendo ad un precoce tramonto,
una frettolosa oscurità già avvolgeva la luce dei lampioni: del nuovo campione si seppe solo che aveva lo stesso cognome di un celebre trombettista e di un famoso astronauta. Era uno yankee, molto giovane e dal fisico prestante. Era uno sconosciuto, ma quel pomeriggio, in mezzo alla bufera, li mise tutti in fila, inserendosi per sempre nell’albo d’oro. Pat fece ritorno a casa. Adesso lo aspettava la sera. Consumò velocemente il suo pasto ed uscì. Fuori lo attendeva il suo mondo: le storie, gli amici, gli intrighi. “E’ notte finalmente, spero che l’alba non torni mai più”.


F I N E