O almeno avere il tempo di dirgli qualcosa di semplice: gli parlerei delle sue matite colorate di oggi e delle lacrime versate mentre scrivo queste parole, gli parlerei di quando da piccolo mi portava a pescare, che lui se ne stava un po’ indietro, a guardare il giornale, ed io mi sentivo il centro dell’universo, il colore di un amore assoluto.

Dedicato a mia madre, eroina di una guerra senza vittorie.