vidi il mio cuginetto con i pantaloni slacciati, che si toccava; lo guardai: era teso e bianco e rosso. Sentii una vampata violenta di bruciore salirmi su per il petto e il collo in viso, e fui attraversata da un brivido osceno fatto di paura, schifo, stupore; mi venne l’istinto di fuggire ma poi pure  l’istinto di  toccare che decretò la fine della mia innocenza e per la prima volta, attraverso la lente tiepida e trasparente dell’infanzia,  feci i conti con qualcosa tra il sesso, la morale e la libidine e la depravazione e la brava bambina.

 

Guardo attraverso il finestrino abbassato, ho l’istinto di fuggire, ma se ora avessi una pistola la punterei dentro la macchina e sparerei tutti i colpi, poi fuggirei lontana, forse in Argentina…..ma apro la portiera, spinta da una vampata oscena di libidine, entro, tiro il bordo della gonna per scoprire la gambe, le accavallo:

“Sono 50 con preservativo, 150senza”.