Sei mia, la rete si chiude, ora mi appartieni e in questa specie di orgasmo immobile dei sensi comincerà il gioco dei nostri desideri, che liberati dalla dimensione reale, si sporcheranno di eccitazioni indecenti, meravigliati un giorno di averle pensate.

Ma il gioco, poi seguirà percorsi obbligati: e tu rinuncerai a cercare la chiave di me, chiuderai gli occhi e ti lascerai accarezzare, le mie parole umide scivoleranno sulla tua pelle, mi confesserai che sei eccitata, che hai allargato le gambe e che ti stai toccando ed io sarò sulla punta delle tue dita e ti descriverò il tuo profumo e sentirai dentro come una vibrazione smussata che ti percorre le gambe regalandoti un infinito, lieve, piacere.

Poi accade che un giorno mi dirai che mi hai pensato, che ti piacerebbe incontrarmi. E così la realtà , questa cosa che era rimasta sospesa fuori di noi, in un pericoloso inganno, si accorgerà di noi e lentamente riempirà gli spazi, scandirà i tempi, fisserà regole e ruoli,  e tutto diventerà semplice, chiaro, banale.