pensando di difendersi;

malvagi impenitenti

a volte pure vittime

ma tutti bisognosi

d’una coscienza nuova

non d’essere ammassati

in un porcile lurido

perché i giusti acclamati

si riempiono la bocca

d’inutili parole

quando una finzione

detta rieducazione

dà loro l’illusione

d’aver reso giustizia.

Nel carcere c’è il vuoto

che spesso mangia rabbia

a volte dà perdono,

chi è dentro è rieducato

a un male ripetuto

all’odio più assoluto

a un futuro annebbiato.