Nebbia

 

Eterea, trasparente e greve 

Come vortice m’avvolge

in un guscio di fragile cristallino …

Mi vesto di malinconia!           

Adagio m’adorno, e d’improvviso mi stringe 

Pervade il mio corpo … m’opprime …

fino all’ultimo brandello

Sprofondo in un aere nebuloso

Diafana e leggera volteggio …

Cinta, d’un freddo vespero, umido e grigiastro

Non più terrena, quasi immortale e perenne

Mi lascio trasportare, senza alcun fremito

Inerme, cedo e mi schiudo all’oblio …

Un fragore violento mi scuote

vibra forte la voce del cuore

che ’l freddo baccello frantuma

Sottili anelli concentrici e muti

mi sveston di gelo e di nebbia        

e in un tenero abbraccio, mi sciolgo.