Spighe … ammainate

 

Preda braccata, servo ignaro,

minuta espiazione

a disumano scambio di impostori mercanti,

ricattati, per vanamente ricattare.

Loro, spregevoli trafficanti di anime,

loro, non sanno …

Ritte spighe ambrate ondeggiano sul tuo capo,

elmo e vessillo dorato fanno di te soldato fanciullo,

ma nulla vuoi distruggere e nessuno combattere.

Guerra di sogni tu brami,

per tuffare le tue pupille

nel mare di desideri e sospiri di giovane vita.

Bandiera senz’asta ora sei,

e quel vento crudele che ti ammainò,

trascinando le esili spighe tra polvere e sangue,

non seppe capire la pazzia che lo colse.

Ora non più potrai guardare nel pozzo,

scorgendo laggiù il tuo esercito trionfante

di iridi azzurre e sorrisi d’avorio.

Ora non più vedrai laggiù riflesse,

le tue spighe dorate,

volteggiare nel cielo terso di Beslan.