Ora i succhi possono digerire l’interno della pallina. Il procedimento non è indolore, a volte si hanno crampi, dolori addominali accompagnati da lacrime e tristezza. Alla fine, però, la pallina viene evacuata. Ci vuole impegno, questo sì. Ci si siede e si spinge. Dolore esci, esci da me. Con un tonfo sordo la pallina cade a terra. Anche questa è fatta!

A volte, però, anche quando la pallina è stata espulsa, ti ritrovi a pensare a degli episodi, cose successe tanto tempo fa, quando di capelli in cui immergere le mani ce n’erano di più, quando pensavi di essere in grado di gestire tutto, di poter affrontare tutto. Ma che è poi questo tutto? Le difficoltà, la fatica, i dispiaceri, il dolore, lo smarrimento? E’ questo?

Mani nei capelli.

Mia moglie entra in camera con passo felpato. Lei mi sta accanto, in modo discreto. Mi avvolge col suo amore in un plaid felpato che è in grado di scaldarmi anche in questo periodo del cavolo.

Mi giro, la guardo e le sorrido. Ha gli occhi stanchi, di chi è stufo di gestire tante cose, troppe.

Devo riprendermi in fretta, devo riavvicinarmi a lei, prima che sia troppo tardi.