Canto del poeta senza ispirazione

 

Fogli strappati sopra la tavola

e avanzi di roba da mangiare.

S’è fatta l’una di notte e ancora aspetto

l’ispirazione che tarda ad arrivare.

Come se fosse una bianca colomba

ch'entri dalla finestra all’improvviso,

sacro uccello che emerge dalla notte,

un uccello del Paradiso.

No, non è l’ispirazione una colomba

e la candela frattanto si consuma.

Il foglio attende d’essere vergato…

 

Potrei uscire, andare in mezzo ai campi,

attraversarli col buio e colla luna,

aspettare che un gufo o una civetta

mandino il canto, ed ispirarmi a loro…

Ma se esce una vipera dal sasso

io non posso chiamare nessuno,

il podere più vicino è a mille miglia

e il medico condotto non arriva.