La memoria è una goccia, disseta perpetua
un'arida terra o scava imperterrita un dolore,
una pietra consunta dalle intemperie della natura.
Alcune volte si palesa come un sole rischiarante un ricordo,
altre un petalo aggrinzito nelle rughe dell'esperienza.
Vive in un lembo di sensibilità, quel suono ridondante
di un campanile che scandisce i passi del giorno.
Una nota frastagliata nel crepitio del destino.
L'età ne avvilisce i colori stingendone le beltà
del vissuto, una remissione pendula nell'oblio.
Solo il cuore nella silenziosità della vita
ne delinea i contorni, battito duraturo nelle
venature dell'emozione, testimone di una lacrima
che scorre sul viso come una strada disordinata.
Le reminiscenze dell'uomo sono un sentore fertile,
uno spirito affine alle stravaganze della follia.