Attimi che avverto infiniti vivo,
attimi che paiono venir da lontano,
in cui l’intimo e profondo respiro dell’animo
si fonde con il tutto di un mondo, che avverto infinito.
E’ un’oasi d’alberi in festa,
di piante e di fiori odorosi,
ciò che m’attende in questa stagione ogni sera,
nelle tarde ore di quest’estate
che, faticosamente, arranca.
E la tenue frescura, che nell’area s’espande e che mi ristora,
mi fa andare con la mente, oltre il correr vano,
all’unico riparo che la natura, da sempre, effonde.
E, totalmente, nei suoi profumi immersa
ascolto il tenero intonar
dell’antico concerto di grilli e di cicale
e scorgo un rifiorir di lucciole che, da ogni parte,
accorrono alla consueta stagionale festa,
come allegri giovanotti e giovinette
che invadono ogni spazio con vivida gioia.