Passi girovaghi ci condussero
sulla piazza assolata
davanti al gigante di marmo
Entrammo nelle sue viscere dove
occhi invetriati scrutavano
il nostro gioco di sguardi
nel silenzio delle pareti istoriate
Ridemmo di niente poi
una fame di baci ci sospinse
di nuovo fuori
tra gente d’agosto
Persi in un giorno di magia.