Dirò a te,
dell’inverno che muore allo scorrere dell’acqua serpentina
del chiarore che si alza come un’alba nel cuore
della pelle lieve rosa che rinasce nella mente tenera
Dirò a te,
di quell’effetto straordinario che come un fiore di lavanda espandente
nella sua venuta sempreverde di ieri, indisciplinato fiore
pronto ad uno speciale calore.. ti chiede la mano vogliosa di abbracciarlo
nuova meta quel campo immenso in cui scivolare
e da lui farsi sfiorare e in lui sdraiarsi nel viola dentro…
confondersi fino all’infinito sperdersi, per non comprendersi...