La mia Anima

 

Era lì davanti a me, con l’aria di chi volesse interrogarmi.    

Seduta sulla sola panchina che ci fosse in tutto il parco, mi seguì con la coda dell’occhio, mentre passavo proprio di lì.       

Aveva un manto color del cielo che l’avvolgeva fino agli occhi.

Mi fissò e, come ipnotizzata da quegli occhi misteriosi m'avvicinai e le chiesi: - Chi sei ? - non ebbi risposta; s’alzò con movimenti leggiadri e, per tutta risposta mi prese per mano conducendomi in un posto che a me sembrava irreale.

Camminavamo per un viale molto tetro: gli alberi erano spogli, si sentiva lo stridere degli uccelli, intorno a noi soffiava un vento gelido, che sembrava di morte; ma non era questo tutto questo ad incutere paura, ma il buio totale. Avevo molta paura e le chiesi: - Torniamo indietro?