La distanza del suo sguardo dall’avere,
dai dissimulati vizi del potere,
fa da contorno a un animo rivolto,
né all’invidia, né al rancore,
ma a un semplice sapore,
che giovando una buona competizione
guarda l’altro con amore.
Se miriamo la postura,
nelle relazioni il saggio pone cura:
non sale con orgoglio sul gradino più alto,
non sminuisce per alzarsi contro l’altro.
Solamente con virtù si pone al fianco
con chi va comunicando.
Saggio è chi dona spazio,
non dall’attenzione soggiogato;
colui che trova il tempo
non mettendosi sempre al centro.
Egli mostra rispetto.