Libera

(A Simone)

 

Non mi dà pace,

standomi al fianco,

l’uomo che d’amor mi fece i voti.

 

Emaciata e  flebile,

assopita ed assuefatta,

sto a disintossicarmi da vaghe sembianze,

da spazi d’afa rappresi di rubino

che mutilano il respiro.

 

M’intride d’ardesia il suo alacre annientarmi e dileggiar

mentre veleggio in declino nell’aria sparuta.

 

Tutto tempo strappato al tempo

finché ho inibito la carnalità

e spezzato quei fili di marionetta

che mi legavano sommessa a lui,

bieco egemone e manovratore torvo.