Un rivolo scorre sul viso
Occhi aperti a fissare un muro
E quel rivolo diventa torrente e
Poi fiume che mi porta via,
fiume d’acqua e di parole che
travolgono, feriscono,
attirandoti in un vortice senza fine.
Mano d’Angelo hai preso la mia per
Sollevarmi lieve e su di un’onda
Dolce e azzurra mi adagiasti.