Nostalgia
Desiderio di una terra ormai lontana
conosciuta ancor prima per fama
“Lubnaan min ajmal bilaadi’l ard”
e raggiunta da uno sperduto giovinetto
una volta lasciato il delta e il suo deserto.
Di un’oasi paradisiaca convien parlare
percorsa da una canuta dorsale
del cui bianco latte il nome rimane,
più volte arrossato dal sangue
di innumerevoli martiri che permane.
Da torrenti vigorosi solcata,
cascati da cavernose sorgenti
al centro di ritte pareti di roccia situate,
frutti di proporzioni, colori e sapori,
nonché profumi, mai più incontrati.
Piante colossali di diritto blasonate
per aver sfidato tempo e persecuzioni;
cieli apocalittici su mari di nuvole
scrutati da cime di aura divina pervase
nel vuoto eremo di Annaya sospirate.