Negli occhi di mia madre

 

Avrei voluto cancellare

quel sofferto verso

di tutta una vita custode

del tuo unico rimpianto

quando tu, madre,

già canuta e stanca,

nell’udirlo declamare

non trattenesti le lacrime

e rimanesti ferma a pensare

del tuo primo figlio

alle doglie del parto,

di lui, unico sostegno,

ai continui dispiaceri

e, tuo malgrado,

al prematuro distacco.

 

Ricordasti pure

la gioia dell’attesa,

tutto il suo tenero amore

racchiuso nell’abbraccio,

le continue cure

per crescerlo sano e

le preghiere gridate invano.

Ora, avendolo di fronte,